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Castelvetrano, morto dopo 10 giorni il 62enne spinto durante una lite tra fidanzati

Via Tagliata, a Castelvetrano: i carabinieri nel punto esatto in cui è caduto il carrozziere

È morto in ospedale Antonino Calandrino, 62 anni, il carrozziere in pensione che la notte di Natale era rimasto coinvolto in una lite tra due fidanzati in piazzale Padre Puglisi, uno spiazzo sopraelevato della via Tagliata, a Castelvetrano. Era ricoverato dal 25 dicembre scorso al Trauma Center di Villa Sofia, a Palermo.

Secondo una prima ricostruzione, la notte di Natale l’uomo avrebbe invitato una coppia di amici o fidanzati che litigavano ad allontanarsi dall’auto, il carrozziere sarebbe stato spinto giù dalla giovane Aurora Campanella, di 23 anni, verso un parapetto, facendo un volo di circa 4 metri lungo le scale.

Sul caso indagano i carabinieri su input della Procura di Marsala. Calandrino, chiamato Nino da amici e parenti, a quanto avrebbero accertato i militari dell’Arma era andato a trovare i suoi genitori, che abitano proprio nella parte alta di via Tagliata. Intorno alle 23 il carrozziere in pensione è uscito dall’abitazione per fumare una sigaretta. Si è appoggiato alle sbarre di un parapetto che delimita lateralmente la scalinata che conduce nella via sottostante. A quel punto sarebbe arrivata la ragazza con l’amico. Scesi dalla macchina, i due hanno iniziato a litigare. A questo punto pare che Nino Calandrino li abbia invitati ad allontanarsi dalla sua auto e da lì è nato il battibecco con la ragazza, che avvicinatosi all’uomo l’avrebbe spinto, facendogli perdere l’equilibrio e facendolo precipitare nella scalinata.

Le condizioni sono apparse subito gravi agli operatori del 118 che dopo avergli suturato una profonda ferita al cuoio capelluto lo hanno trasportato all’ospedale di Castelvetrano, dove oltre alle fratture costali e vertebrali, la Tac ha evidenziato una lesione all’aorta ascendente che ha consigliato l’immediato trasferimento al Trauma Center di Villa Sofia a Palermo dove il chirurgo vascolare lo ha subito operato. Ma nei giorni successivi sono arrivate altre complicazioni, Calandrino è stato colpito da un'ischemia cerebrale e non ce l'ha fatta.

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