Caso Denise, l'ex pm Angioni vuole sentire 14 testimoni: tra loro il capo dei servizi segreti
Il legale dell’ex pm Maria Angioni ha chiesto di ascoltare 14 testimoni nel processo a carico della sua assistita, in relazione al caso della scomparsa di Denise Pipitone da Mazara del Vallo il primo settembre 2004, quando la bambina aveva poco meno di 4 anni. Il processo si tiene al tribunale di marsala, davanti al giudice monocratico Giusi Montericcio, Tra i testi indicati anche l’attuale direttore dei servizi segreti dell’Aise. La lista testi è stata depositata dall’avvocato Stefano Pellegrino nel corso della prima udienza del procedimento, che si svolge davanti al giudice monocratico di Marsala, in cui il magistrato è accusata di false informazioni al pm. La testimonianza del direttore dell’Aise, Giovanni Caravelli, viene ritenuta necessaria per «riferire in ordine alle attività compiute, alle iniziative poste in essere, alle informazioni raccolte o fornite in ordine al rapimento di Denise Pipitone alla procura della Repubblica di Marsala e alle diverse forze di polizia giudiziaria, specificando i nomi dei magistrati o dei vertici od operatori di pg con cui l’Aise si tenne in contatto nel 2004 e negli anni successivi». Tra i nominativi per cui si richiede l’audizione in aula, ci sono anche quelli dell’ex procuratore capo di Marsala, Antonino Silvio Sciuto, oggi in pensione, e l’ex sostituto procuratore Luigi Boccia (adesso in servizio alla procura di Pistoia) tra i primi titolari dell’inchiesta assieme alla Angioni. Oltre ai due magistrati, il legale dell’imputata ha chiesto di ascoltare anche periti e investigatori di polizia giudiziaria che nel corso di questi 17 anni si sono occupati delle inchieste sulla sparizione della bimba. Tra questi, l’informatico Gioacchino Genchi, l’ex dirigente del commissariato di Mazara del Vallo, Antonio Sfameni, e la moglie Stefania Letterato, ex ufficiale dei carabinieri, ma anche Piera Maggio, la madre di Denise, e un giornalista.