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L'inferno quotidiano di tre donne nel Trapanese, divieto di avvicinamento per i compagni violenti

Tre storie diverse, ma accomunate da violenze fisiche o psicologiche e da minacce rivolte ai familiari. Tre misure cautelari sono state eseguite in settimana dalla squadra mobile di Trapani, nei confronti di altrettanti soggetti, tutti accusati di maltrattamenti in famiglia.

Il primo di loro, trentaquattrenne e consumatore di sostanze stupefacenti, accecato dalla gelosia, da ben tre anni aveva sottoposto l’ex compagna a continue ingiurie e minacce di morte, riducendola in uno stato di completa prostrazione. Gli è stato imposto il divieto di avvicinamento.

Il secondo, quarantottenne, ritenuto responsabile anche di estorsione, lesioni e violenza privata, da più di otto anni maltrattava la propria madre, minacciandola e ingiuriandola, nonchè distruggendo suppellettili in casa, per ottenere somme di denaro. In occasione di uno dei litigi, le aveva chiuso la bocca con un cuscino per impedirle di parlare, e poi l’ha colpita con un ombrello e causato lesioni a un arto.

Il terzo, cinquantacinquenne con presunti problemi di ludopatia, da anni sottoponeva la coniuge a maltrattamenti, insultandola, minacciandola anche con un coltello, picchiandola e riducendola in uno stato di completa soggezione. A tutti e tre è stato imposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa.

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