Il ministero dell’Interno deve finanziere un progetto da quasi 600 mila euro per i migranti. Lo ha deciso il Tar del Lazio che ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Mazara del Vallo assistito dall’avvocato Massimo Petrucci.
In un primo momento, il progetto era stato accolto dal Ministero dell’Interno. Poi il dicastero ha avviato delle verifiche e ha deciso di revocare l’assegnazione. Nel 2020 il Comune di Mazara del Vallo ha partecipato a un bando del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno per la realizzazione di progetti di collaborazione internazionale con paesi terzi in materia di immigrazione ed asilo. In particolare, il progetto Econmarinvest, presentato dal Comune come capofila di un partenariato più ampio, ha ad oggetto la creazione di opportunità di lavoro nella città costiera tunisina di Mahdia, uno snodo importante per le migrazioni verso l’Europa per la sua prossimità a Lampedusa. Il progetto era stato finanziato. Poi l’Ente aveva perso il finanziamento in quanto, pur non risultando pendenze in materia di contributi previdenziali e assistenziali, per il Ministero, il risultava inadempiente presso l’Agenzia delle Entrate e della Riscossione, requisito quest’ultimo, fra l’altro, non previsto per l’ammissibilità del finanziamento o per la firma della convenzione quanto piuttosto per la sola erogazione delle risorse. Sono stati prodotti dei documenti in cui l’Agenzia delle Entrate afferma che l’ente locale è «soggetto non inadempiente» e il Comune ha dimostrato di avere avviato il pagamento a rate delle cartelle esattoriali.
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