All’istituto Comprensivo Bassi-Catalano di Trapani docenti a lezione di manovre salvavita e corretto utilizzo del defibrillatore semiautomatico (Dae). Il progetto è finalizzato a fare conoscere ai partecipanti i passaggi fondamentali da attivare per la catena della sopravvivenza nel caso di arresto cardiaco, procedendo quindi alle manovre di rianimazione cardio-polmonare con tecniche di base e senza l’ausilio di farmaci.
Con il concetto di catena della sopravvivenza si indica la serie di interventi consecutivi e collegati tra loro che possono permettere, in caso di morte cardiaca improvvisa, di aumentare sensibilmente il numero di persone che sopravvivono indenni, senza lesioni cerebrali. Il progetto è supportato dal Coordinamento provinciale della Rete civica della salute retto da Antonino Miceli. «Questa iniziativa formativa – afferma – non solo ha il merito di rispondere ad una esigenza di approfondimento e consapevolezza dei docenti, ma è anche un contributo concreto e mirato alla diffusione della cultura del soccorso, strumento fondamentale per il benessere dell’intera comunità».
L’iniziativa di divulgazione e formazione è stata promossa da Sebastiano Monticciolo, volontario della Rete civica della salute per la quale è «Riferimento accreditato» al Comune, ma anche direttore e responsabile dell’ente di formazione Primo soccorso Trapani e istruttore nazionale di Blds (basic life support defibrillation) del centro Salvamento Agency. «Il corso – spiega Monticciolo - ha lo scopo di supportare la prevenzione e formare quelli che mi piace definire veri e propri angeli custodi, persone che, trovandosi al posto giusto al momento giusto, sanno cosa fare e come meglio intervenire per salvare una vita».
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