I problemi del mancato dragaggio del porto di Mazara non conoscono mai fine. Spuntano altri “imprevisti” alcuni amministrativi, altri progettuali. I lavori avrebbero dovuto iniziare alcuni giorni fa ma così non è stato per un’opera che rimane, dopo circa 10 anni, nei sogni dei mazaresi e non solo della marineria. Il Commissario di Governo del Dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, aveva annunciato che l’impresa Ecol 2000 di Messia, che si era aggiudicato l’appalto dei lavori, aveva rescisso il contratto e il dragaggio era stato affidato alla seconda impresa in graduatoria, la Tiozzo di Conche di Codevigo in provincia di Padova, che avrebbe dovuto iniziare a dragare. Ora invece lo stesso dottore Croce ammette che non tutto è risolto. “Aspettiamo – afferma – la risposta della Tiozzo, ho convocato l’impresa a Palermo nel mio ufficio. Chiariremo ogni cosa”. L'articolo completo nell'edizione di Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Enna del Giornale di Sicilia in edicola