Ancora violenze contro le donne. A Mazara i carabinieri hanno arrestato F.G., mazarese di 60 anni, per i reati di atti persecutori e minacce nei confronti di una donna, l'ex compagna. La donna, anche lei mazarese, nel comunicato dei carabinieri viene definita stremata dalle continue aggressioni da parte dell’ex compagno.
Lo scorso agosto, infatti, era giunto a irrompere nello studio del medico curante della donna e l'aveva ferita alla gamba e al braccio con un tubo di ferro acuminato. Nell’ottobre dello scorso anno si era barricato col figlio di soli 4 anni in casa, minacciando di ucciderlo e poi di suicidarsi. Solo dopo ore di mediazione i carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo, intervenuti assieme al personale della polizia di Stato, erano riusciti prima a liberare il figlio e successivamente ad evitare il peggio, visto che l’uomo era stato trovato in possesso di un fucile detenuto illegalmente.
Ieri il mazarese è stato posto agli arresti domiciliari per decisione del Tribunale di Marsala, i carabinieri hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento scaturisce dalle documentate condotte illecite certificate dai militari della Compagnia di Mazara del Vallo, pienamente condivise dalla Procura di Marsala, a seguito della denuncia presentata dall’ex compagna dell’arrestato, la quale ha dichiarato di subire da tempo numerosi maltrattamenti fisici e verbali.
L'arresto arriva in un momento in cui in Sicilia sono continui gli episodi di violenza sulle donne. Ieri a Bronte una donna di 46 anni è stata uccisa dal marito, che poi ha tentato di uccidersi, ma è stato fermato da un carabiniere fuori servizio. Proprio ieri era in calendario l'udienza per la separazione.
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