Il personale della Squadra “Pegaso” della Sezione Investigativa del Commissariato di Polizia di Stato di Mazara del Vallo e della Tenenza della Guardia di Finanza, nella tarda serata del 16 luglio, ha arrestato A.V., con precedenti in materia di reati contro il patrimonio e concernenti le sostanze stupefacenti, e denunciato G.A. (26 anni), entrambi uomini mazaresi. I due sono stati colti in flagrante mentre innaffiavano un impianto di coltivazione con 95 piante di cannabis. Già da tempo i militari tenevano sotto controllo un terreno in Contrada Terrenove, di disponibilità dei due uomini, dove si pensava ci fosse una massiccia coltivazione di sostanze stupefacenti. Da una perquisizione è emerso che nel terreno venivano coltivate 95 piante di cannabis indica con fusto alto circa un metro e cinquanta centimetri. Era presente inoltre tutto l’occorrente per l’irrigazione e la concimazione delle piante. Alla vista dei militari, i due uomini, trovati ad innaffiare le piante, hanno tentato la fuga. A.V. è stato bloccato subito, mentre G.A. è riuscito a scappare ma è stato trovato vicino casa sua dopo circa tre ore di ricerche. Tutto il materiale trovato è stato posto sotto sequestro penale. Per il relativo trasporto dal luogo del ritrovamento è stato, peraltro, necessario utilizzare un grosso mezzo d’opera messo a disposizione dall’Ufficio Tecnico Comunale. Da una prima stima approssimativa si ritiene che la sostanza stupefacente sequestrata, qualora immessa sull’illecito mercato dello spaccio, avrebbe permesso di confezionare non meno di 20.000 dosi per un complessivo valore di oltre 140.000,00 euro. Pertanto, A.V. è stato arrestato nella flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, si trova adesso agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Inoltre l'Autorità Giudiziaria ha anche applicato la misura cautelare dell’Obbligo di dimora nel Comune di Mazara del Vallo con divieto di uscita dal domicilio nelle ore serali e notturne e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. G.A. invece è stato deferito in stato di libertà per lo stesso reato.