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Servizio idrico a Sicilacque, stop ai disagi per 17 Comuni trapanesi

Si va verso l’affidamento del servizio di gestione dell’acqua pubblica nei 17 Comuni che fanno parte dell’Ati idrico Trapani, sbloccando una situazione che si trascina da quando l’Eas ha iniziato il proprio cammino di messa in liquidazione.

Anni di vuoto, nei quali le amministrazioni locali hanno dovuto fare fronte a criticità ed emergenze. Disagi continui a cui il governo regionale nel 2017 aveva pensato di rimediare con un passaggio di competenze nelle mani degli stessi enti, salvo poi il dietrofront dovuto ad una sentenza del Tar Sicilia. Ma ora il nuovo percorso sembra tracciato, in attesa che lunedì prossimo arrivi l’ufficialità.

A prendere in carico le reti di distribuzione che forniscono l’acqua alle utenze dei centri interessati, assieme ai relativi impianti, dovrebbe essere Siciliacque, società partecipata della Regione. La soluzione è stata formulata nel corso di un incontro che si è tenuto martedì a Palermo, dove allo stesso tavolo si sono seduti da una parte l’assessore regionale all’Energia e Servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri, dall’altra i primi cittadini di Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Gibellina, Castelvetrano, Paceco. Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, San Vito lo Capo, Valderice, Vita, più le Isole Egadi.

L'articolo completo nell'edizione di Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Enna del Giornale di Sicilia in edicola

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