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Il Tribunale di Trapani cade a pezzi, gli avvocati: "Invivibile e pericoloso, intervenire subito"

Le condizioni del Palazzo di giustizia di Trapani sono precarie. I crolli di porzioni di tetto dell'aula bunker e le crepe rendono impraticabile e pericoloso lo svolgimento delle normali attività giudiziari all'interno del tribunale. A lanciare l'allarme che l'Ordine degli avvocati di Trapani con una nota indirizzata a diversi organi, dal presidente del Consiglio nazionale forense, l'avvocato Maria Masi, fino al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Secondo quanto riportato nella nota, i materiali con cui è stato costruito il Palazzo di giustizia ha contribuito alla precarietà dell'intera struttura, che negli anni è peggiorata sempre di più. Ad oggi si sono verificati crolli, i muri presentano numerose crepe e, inoltre, le temperature all'interno del tribunale di Trapani sono eccessivamente calde in estate e fredde in inverno. Tutto ciò impedisce il normale svolgimento delle attività di avvocati, giudici e impiegati oltre a mettere a repentaglio la loro vita in caso di altri crolli improvvisi.

L'Ordine degli avvocati di Trapani, nella nota a firma del presidente Vito Galluffo, chiede un immediato intervento rivolgendosi, tra gli altri, al ministro della Giustizia, Marta Cartabia, al fine di sdoganare l'iter burocratico, e al presidente Mattarella affinché "solleciti" gli organi competenti a livello politico.

Si chiede inoltre la realizzazione di una Cittadella Giudiziaria per risolvere il problema della fatiscente e precaria struttura del Palazzo di giustizia.

 

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