Il territorio e le sue emergenze; la criminalità organizzata; i giovani e l’uso di sostanze stupefacenti il ruolo della famiglia, della scuola, della società, e delle Istituzioni. Sono stati questi gli argomenti al centro di una piacevole chiacchierata con il Prefetto di Trapani, Filippina Cocuzza, insediatasi nelle scorse settimane, ma già a conoscenza di quelle che sono le dinamiche di questo territorio.
Il Prefetto ci tiene subito a riconoscere alla stampa, che ha già incontrato: «un ruolo altissimo, nobilissimo e di grandissima funzione sociale. Un ruolo fondamentale, oggi più che mai nel trasmettere all’opinione pubblica fatti ed eventi che si verificano, facendo arrivare il giusto messaggio senza distorsioni».
«Rispetto alla precedente sede – sottolinea – qua rivivo alcune delle medesime problematiche, a partire dagli sbarchi, anche se questo fenomeno l’ho già affrontato a Siracusa ad Augusta ed in altre sedi. Qui come a Ragusa – ammette - ci sono gli sbarchi spontanei lungo le coste». «Si fa una fatica immane a gestirlo – ammette parlando dell’immigrazione - e c’è spesso una banalizzazione del fenomeno più che una strumentalizzazione, salvo rare eccezioni l’immigrato fugge da uno stato di bisogno, dalla guerra o dalla persecuzione».
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