Previste, tra il giorno 29 di questo mese e l’8 luglio, le evacuazioni, in vista delle procedure di demolizione, di altre 4 costruzioni realizzate abusivamente nella fascia del territorio di Erice che, dalla frazione di Pizzolungo arriva alla località “Nono chilometro”, ai confini con il Comune di Valderice.
Gli interventi predisposti, in raccordo con la Procura della Repubblica e gli Uffici di esecuzione penale della Magistratura, dall’Ufficio tecnico del Comune di Erice, diretto dall’i n ge g n e re Orazio Amenta e dalla struttura di repressione istituita nell’ambito di quella di condono ed abusivismo edilizio, diretta dall’ingegnere Giacomo Catania, riguarderanno 4 immobili: uno il giorno 29, due il primo luglio ed un altro l’otto luglio.
Un ricorso alla Magistratura ha fatto sospendere l’intervento che era in programma per giovedì scorso e che, comunque, sembrava potesse non chiamare in causa il Comune di Erice perché era stata prospettata l’ipotesi all’autodemolizione per evitare un aggravio di spese, sulla falsariga della scelta attuata, in ultimo, dal proprietario di una villetta, con piscina, di Pizzolungo.
Nel programma del Comune di Erice, attuato dall’agosto del 2019, sono ancora previsti, prima che le ruspe tornino in azione, gli sgomberi di una decina di immobili (nel “mirino” c’è anche una grossa attività artigianale di lavorazione del marmo impiantata in una costruzione abusiva). Si arriverebbe, così, a circa la metà del percorso finalizzato alla demolizione degli immobili realizzati in tutto o in parte in violazione dei vincoli di inedificabilità entro 150 metri dalla battigia e per i quali è stata esclusa la possibilità di ottenere il condono o che non sono stati salvati dai ricorsi avanzati dai proprietari alla Giustizia amministrativa. La lista originaria ne comprendeva 60.
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