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La picchia per rubare soldi per la droga, anziana denuncia il figlio: arrestato a Petrosino

Spinta dalla disperazione una donna pensionata di 70 anni ha trovato il coraggio di denunciare le continue violenze cui la sottoponeva il figlio 40enne, che la picchiava e minacciava per estorcerle soldi da usare per comprare cocaina ed eroina. Qualche giorno fa la donna ha esposto denuncia ai carabinieri della stazione di Petrosino, che hanno arrestato il figlio in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Marsala.

Domenica scorsa, all'ennesimo atto di violenza, la donna ha chiamato, ancora in lacrime, i carabinieri. Si era appena rifiutata di dare soldi al figlio, perché lui li avrebbe usati per comprare della droga. Così l'uomo, 40 anni, ha minacciato la madre di morte e di dar fuoco alla casa, le ha rubato le chiavi della macchina e i soldi per comprare la sua dose ed è uscito lasciando la madre in lacrime.

A quel punto la signora, preoccupata per le sorti del figlio, non sapendo a chi chiedere aiuto, si è rivolta ai carabinieri. L'anziana vedova ha raccontato che all'inizio di maggio, due amici del figlio l’avevano minacciata di consegnare loro 1.000 euro per un presunto incidente stradale causato dal figlio, in realtà mai accaduto. Già in quell'occasione aveva chiamato i carabinieri facendo arrestare i due in flagranza e scoprendo così un debito di droga del figlio nei confronti di cosiddetti "amici".

L'arresto dei due strozzini ha portato il figlio a maggiori violenze. L'uomo infatti ha accusato la madre di essere un’infame per il sol fatto di essersi rivolta alle forze dell’ordine.

Qualche giorno fa, disperata dopo l'ennesima richiesta, la donna ha contattato di nuovo di carabinieri raccontando che questa situazione va avanti da mesi e che solamente ad aprile il figlio le ha estorto mille euro, impedendole di fare la spesa e pagare le bollette.

Le indagini, dopo l'ascolto di numerosi testimoni, acquisiti i referti medici e analizzati i precedenti dell'uomo, hanno portato all'arresto. Dopo pochi giorni, il G.I.P. del Tribunale di Marsala, condividendo le richieste del Pubblico Ministero, ha disposto il carcere per il figlio della donna.

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