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Dagli Usa a Trapani con armi e droga, indagini sul magnate americano arrestato

È la Squadra Mobile di Trapani, diretta dal Vicequestore Emanuele Fattori, che sta conducendo ulteriori approfondimenti, sulla misteriosa vicenda che venerdì ha coinvolto un magnate americano giunto dalla Florida a Birgi con un volo privato, e a cui sono stati trovati armi e droga. Gli investigatori della Mobile attraverso i canali internazionali stanno facendo accertamenti per verificare se l’uomo abbia altri pregiudizi negli Stati Uniti.

Horan Patrick Joseph, 64 anni è stato fermato venerdì scorso, con armi e droga presso l’aeroporto di Trapani Birgi, dagli operatori della Squadra Mobile della Questura di Trapani, coadiuvati dalla Polizia di Frontiera, dai funzionari dell’Agenzia della Dogane ADM e da un’unità cinofila della Guardia di Finanza.

L'uomo, era giunto dalla Florida allo scalo civile del Vincenzo Florio di Birgi con un volo privato diretto, proveniente da Valdice (Florida), attorno alle 13. Al momento dei controlli da parte della polizia di frontiera e dei funzionari dell'ufficio doganale ADM, però la sorpresa. Nei bagagli che il viaggiatore portava con se, tra questi anche alcuni scatoloni, sono state trovate armi e droga. Tra le armi sequestrate da agenti e funzionari ADM, due pistole calibro 38, schermate da alcuni pesi a cavigliera e diverse munizioni.

Avvolti in alcune coperte una carabina ad aria compressa con potenza superiore a quella consentita in Italia per la libera vendita e due archi da tiro con relative frecce. Celate poi all’interno di borracce in alluminio, diverse buste di marijuana per un peso complessivo di oltre un chilogrammo e, a parte funghi di tipo allucinogeno ed alcune compresse di prodotti anfetaminici.

Dai primi accertamenti effettuati, l’uomo, finito in carcere con l’accusa di introduzione nello Stato di armi e sostanze stupefacenti, era salito a bordo esibendo un passaporto annullato, traendo così in inganno il pilota del jet.
Horan Patrick Joseph, è stato fermato su ordine del pm Giulia Mucaria, ed è stato trasferito al carcere Pietro Cerulli di Trapani.

Le armi sono state sottoposte a perizia balistica per verificare se sono state utilizzati per commettere delitti. Non si esclude, che la vicenda possa avere ulteriori sviluppi. Horan Patrick Joseph, pare fosse diretto a Santa Ninfa.

L’uomo risulta essere un miliardario statunitense, in società al 51 per cento in una azienda agricola di Santa Ninfa.
Secondo gli accertamenti non è la prima volta che arrivava a Birgi, altre volte ha parlato di venire in visita a conoscenti residenti nel Belice. Ieri al momento del fermo ha spiegato che giungeva in Italia per sottoporsi ad un intervento chirurgico a Palermo. L’americano adesso si trova rinchiuso nel carcere Pietro Cerulli di Trapani.

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