Da alcuni anni a Marsala, sia nella notte tra il 24 e il 25 aprile, che pochi giorni prima o dopo, compaiono sui muri del centro storico svastiche e croci celtiche. Le simbologie naziste vengono disegnate con vernice spray nera.
Due anni fa, svastiche erano comparse in via Andrea D'Anna, a circa 150 metri di distanza da largo San Girolamo, dove una lapide ricorda tutti i partigiani marsalesi morti, in combattimento o fucilati, tra il 1943 e il '45. In precedenza, frasi come "Boia chi molla", con le O trasformate in croci celtiche, e il simbolo delle SS, erano comparse su un muro di piazza Marconi.
Talvolta, il Comune ha fatto cancellare le scritte, facendo comunque notare di non potere intervenire sui muri degli edifici privati. Ai primi di febbraio 2018, sul muro accanto alla sede del Pd, in via Stefano Frisella, e su quello della "palestra Grillo", in piazza Marconi, alcune scritte inneggiavano a Luca Traini, l'estremista di destra, ex candidato della Lega, che ha sparato a sei immigrati a Macerata.
Ieri la lapide che, nel parco giochi sul lungomare Boeo, ricorda tre partigiane marsalesi, Francesca Alongi, Bice Cerè e Grazia Meningi, è stata sfondata a colpi di martello.
"Il 25 Aprile - afferma Pino Nilo, presidente della sezione Anpi di Marsala - è la festa da cui deriva tutta la nostra organizzazione democratica: la Costituzione e lo stato democratico. È la festa della Liberazione in cui donne e uomini, partigiane e partigiani, scesero dalle montagne e dalle colline, entrarono nelle città e le liberarono dalla presenza nazifascista. Questo 76° anniversario della Liberazione non possiamo celebrarlo come si è fatto in passato a causa del coronavirus e quindi non possiamo essere presenti nelle piazze, fare i nostri cortei. Tuttavia questo virus non potrà cancellare la memoria del sacrificio dei tanti partigiane e partigiani che hanno anteposto l'amore per la democrazia e per la libertà alla propria vita. Non saranno i neo-fascisti locali che imbrattano muri con scritte deliranti o dileggiano lapidi e toponimi dedicati ai nostri partigiani caduti a farci desistere dal ricordare e onorare i martiri per la Libertà".
Marsala, città storicamente di sinistra e antifascista, è stata insignita di Medaglia d'Oro al Valore Civile per il bombardamento aereo dell'11 maggio 1943.
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