In manette stanotte Vincenzo Spezia, 58 anni di Campobello di Mazara. L'uomo è stato fermato dagli investigatori del Ros con l’accusa di violenza sessuale su due minori. A disporre il provvedimento d’urgenza sono stati il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e le sostitute Francesca Dessì e Luisa Bettiol.
E' una storia emersa nell’ambito dell’indagine sui fedelissimi della primula rossa di Castelvetrano Matteo Messina Denaro. Il Ros aveva stretto il cerchio attorno a Vincenzo Spezia, figlio di Nunzio, storico capomafia di Campobello morto nel 2009. Vincenzo Spezia era tornato in libertà nel 2019, dopo avere scontato una condanna per associazione mafiosa e traffico di droga. Negli anni Novanta, era stato accusato anche di omicidio, all’epoca era riuscito a fuggire in Venezuela.
Qualche settimana fa, gli investigatori del Ros hanno intercettato strani movimenti di Vincenzo Spezia. L’allerta è salita ma stavolta non si trattava di un summit o lo scambio di un pizzino. Sono emersi infatti altri orrori ancor più gravi e che riguardavano due bambini. Quando sono emersi i primi abusi sui minori, carabinieri e procura sono subito intervenuti con un provvedimento di urgenza.
Ora, Spezia è rinchiuso nel carcere di Trapani. Di questa storia, sul profilo della tutela dei bambini, si occuperà anche il procuratore reggente della procura per i minorenni di Palermo, Massimo Russo, il magistrato che negli anni Novanta indagò su Spezia, arrivando alla sua cattura in Venezuela.
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