I vigili urbani di Marsala hanno sottoposto, oggi, a sequestro giudiziario l’edificio in stile moderno con facciata in marmo grigio scuro e vetri realizzato in centro storico al posto di una vecchia abitazione per il quale, due settimane fa, il dirigente del settore Pianificazione territoriale del Comune ha firmato un’ingiunzione di demolizione. Destinatario dell’ordinanza è stato l'amministratore unico della società «Fatima srl», proprietaria dell’immobile, destinato ad essere una struttura ricettiva. A firmare il sequestro è stato, invece, il comandante della polizia municipale, Vincenzo Menfi, che coordina l’indagine sul caso. I sigilli sono stati posti sulle porte d’ingresso. L'immobile (tre elevazioni più il piano terra) è in via Garraffa, alle spalle della barocca chiesa del Purgatorio e di fronte al fossato con reperti archeologici e all’ex convento di San Girolamo. Non distante c'è anche la Chiesa Madre. I lavori, avviati nel 2017, hanno avuto un finanziato nell’ambito del Por Sicilia. Nell’ordinanza di demolizione, che impone di abbattere le «opere abusivamente realizzate, con ripristino dello stato dei luoghi» entro 90 giorni, si parla di «interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali». Il progetto è a firma degli architetti Andrea Pellegrino e Giovanni Cammarata. Sul caso avevano aperto indagini prima l’ufficio tecnico dei Comune e vigili urbani e poi la Procura della repubblica, che ha nominato tre consulenti tecnici.