«Promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza di genere nelle scuole presenti nel circondario di competenza» della magistratura marsalese. E’ questo l’obiettivo di un protocollo d’intesa siglato tra Procura della repubblica di Marsala e Ufficio scolastico provinciale di Trapani.
L’intesa riguarda le scuole di Marsala, Petrosino, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Salemi, Vita e Pantelleria. Scopo, sottolineano gli investigatori, è quello di porre a disposizione del “mondo scolastico” professionalità dello “Sportello Antiviolenza” istituito il 10 dicembre 2019 alla Procura di Marsala “per prevenire fenomeni di violenza di genere e a danni dei minorenni, intervenire tempestivamente nel caso in cui vengano commessi reati in detta fattispecie, sensibilizzare e formare il personale della scuola affinché riconosca in tempo utile i traumi psicologici e fisici degli alunni che vivono in condizioni di difficoltà o, peggio ancora, siano essi stessi vittime di violenza”.
L’iniziativa si inserisce nel quadro di un più ampio progetto avviato in questi anni sotto la guida del procuratore Vincenzo Pantaleo, finalizzato alla repressione del fenomeno della violenza di genere, nella consapevolezza che la riduzione dei reati contro le fasce più deboli sia possibile solo con l’utilizzo di strumenti alternativi e complementari a quelli propri del processo penale. Proprio in quest’ottica, è già stato istituito lo sportello di ascolto per le donne vittime di violenza, affidato alla gestione delle associazioni Metamorfosi Onlus e Casa di Venere, “due enti – sottolinea la nota a firma del procuratore Pantaleo” – operanti da diversi anni sul territorio marsalese, formati da diverse figure professionali pronte ad assicurare un’accoglienza e un’assistenza psicologica, materiale e legale in favore di ogni vittima indipendentemente dall’esistenza di un procedimento penale”.
Sulla base del protocollo siglato con l’Usp di Trapani, verranno individuati gli insegnanti referenti che lavoreranno in stretto contatto con le operatrici dello Sportello Antiviolenza e accoglieranno le richieste degli alunni. Gli stessi insegnanti referenti cureranno la raccolta, l’elaborazione e la trasmissione dei dati in modo da contribuire al monitoraggio del fenomeno sul territorio, attiveranno iniziative e azioni di sensibilizzazione e favoriranno la definizione di protocolli operativi e griglie procedurali di interventi in caso di maltrattamenti, violenze e abusi a danno di donne o bambini, operando in “stretta sinergia” con altri enti e associazioni che hanno aderito al protocollo. In Procura, il “referente” è il maresciallo capo Giacomo Davide Bertolino, uno dei militari della sezione di pg dei carabinieri.
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