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L'ex Provincia di Trapani dà in gestione l'ex carcere Vicaria

Restaurare l’intero immobile; mantenerne, per una parte, la destinazione a museo o ad area espositiva; dare ossigeno alle casse dell’Ente. Sono gli obiettivi che si propone il Consorzio Comunale (l’ex Provincia regionale) che ha indetto un avviso pubblico per acquisire manifestazioni di interesse finalizzate alla concessione, dalla quale auspica di ricavare almeno 85 mila euro l’anno, dello storico immobile denominato “Ex Carcere –Vicaria” che sorge nella via San Francesco d’Assisi, in pieno centro storico di Trapani.

L’iniziativa rientra nell’ambito del Piano di Alienazioni e Valorizzazione del patrimonio immobiliare, per il triennio 2020-2022, adottato dal commissario straordinario Raimondo Cerami per dismettere, da un canto, beni che non hanno più alcuna utilità per l’Ente, e, dall’altro, recuperare e mettere a disposizione della collettività quelli che hanno una valenza artistica e storica. La Vicaria è uno di questi.

Edificata nel 1820 sulle preesistenti proprietà della Compagnia di Gesù, è detta anche “Palazzo dell’ex Carcere ”per via della funzione mantenuta fino al 1965. La facciata si caratterizza per la presenza di quattro figure architettoniche in tufo, dette “tela - moni”, ai lati della finestra centrale che sormonta il portone d’ingresso.

L’immobile ha una superficie netta Una parte resterà al Libero consorzio come area espositiva complessiva di 1.703,902 metri quadri. Il canone annuale di concessione che il Libero Consorzio ha posto a base dell’avviso ammonta a 85.876,56 euro, così quantificato dal Servizio Tecnico dello stesso Ente, ma l’immobile verrà affidato a chi avrà offerto il maggiore rialzo. L’avviso ha lo scopo, infatti, di individuare e valutare la disponibilità di soggetti a partecipare ad una successiva trattativa privata che potrebbe essere definita anche in presenza di un solo interessato.

A carico del concessionario rimarranno le spese di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di adeguamento e miglioramento (solo in quest’ultimo caso gli oneri verranno decurtati dal canone con conseguente acquisizione delle opere realizzate al patrimonio dell’Ente proprietario) che dovranno essere preventivamente sottoposti all’appro - vazione del Servizio Tecnico del Libero Consorzio, ma soprattutto l’impegno a mantenere, almeno in parte, la destinazione d’uso museale dell’immobile, anche mediante collaborazioni con altri soggetti, per l’organizzazione e la gestione degli eventi espositivi (il palazzo ha ospitato diverse mostre ed eventi e il laboratorio di restauro della Soprintendenza). Per informazioni e chiarimenti , gli interessati potranno rivolgersi al Responsabile del Procedimento, l’architetto Antonino Massimo Gandolfo, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13, o tramite e-mail all’in - dirizzo [email protected] .

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