La Cgil Sicilia, la Cgil di Trapani e il Circolo "Franca Rame" dell’Udi di Trapani hanno presentato tramite i legali, Pietro Vizzini e Nadia Spallitta, un ricorso al Tar contro la delibera dell’amministrazione comunale di Marsala precedente all’attuale che istituisce il cimitero dei bambini mai nati. Un provvedimento del 12 agosto scorso, passato con soli tre voti contrari del Consiglio comunale, ed esecutivo dal 26 settembre. Si sono unite al ricorso anche le associazioni "Metamorfosi" e Ande e la Commissione pari opportunità del tribunale di Marsala, rappresentate da Anna Maria Bonafede, Giuseppina Passalacqua, Adele Pipitone.
E di avere deciso di spostare sul terreno giuridico la loro iniziativa "dopo avere registrato indisponibilità al confronto". Cgil e Udi ricordano che le norme in materia prevedono che "solo dopo la 28^ settimana di gestazione, quando i feti diventano bambini, possono essere registrati all’anagrafe e avere una tomba. Prima possono essere reclamati dalle famiglie o tumulati in fosse comuni dagli ospedali.
"I diritti delle donne - sostengono le organizzazioni - non devono diventare terreno di scontro, siamo determinate a preservarli affermando le faticose conquiste raggiunte, senza cedere di un passo di fronte a intenti populisti e personalistici, sintomatici della cultura patriarcale che dell’autodeterminazione, ancora oggi, tenta di fare strame".
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