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Pescatori sequestrati in Libia, nella notte una telefonata ai familiari

Una foto della manifestazione per la liberazione dei pescatori di Mazara

Hanno finalmente potuto riascoltare la loro voce. Nella notte c'è stata una telefonata tra i pescatori sequestrati in Libia e i loro familiari. A quanto si apprende, la telefonata è avvenuta attraverso la sala dell'Unità di crisi e a seguito della visita del ministro Di Maio negli Emirati

Lo hanno confermato fonti della Farnesina che fanno sapere anche che il ministero degli Esteri continua la sua azione ad ampio raggio per ottenere la liberazione dei pescatori siciliani.

La telefonata di alcune delle famiglie dei pescatori sequestrati i Libia e i propri cari è «un segno tangibile di speranza» per la loro «liberazione». Lo afferma su Facebook il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci. «Dopo 72 giorni - sottolinea - è arrivata la tanto attesa telefonata dei pescatori trattenuti a Bengasi che hanno potuto finalmente parlare con i propri cari. Ho voluto immediatamente accertarmi personalmente dello stato emotivo dei familiari che ho sentito commossi e profondamente emozionati. Esprimo soddisfazione per l’impegno profuso dal Governo nazionale».

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