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Mafia, concluse le indagini sul boss Domingo e il sindaco di Castellammare Nicolò Rizzo

Cambia l’accusa per il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo, indagato assieme ad altre venti persone nell’indagine antimafia Cutrara. A tutti loro, tra cui il boss Francesco Domingo, detto Tempesta, arrestato lo scorso 16 giugno, è stato notificato l’avviso di conclusione indagini disposto dalla Dda di Palermo.

Inizialmente il primo cittadino era indagato per concorso esterno in associazione mafiosa ma adesso i pm palermitani hanno rimodulato l’accusa in favoreggiamento aggravato dall’aver agevolato Cosa Nostra. L’indagine è stata svolta dai carabinieri del comando provinciale di Trapani. Tra gli indagati anche il boss di Trapani, Francesco Virga, che dal marzo 2019 si trova in carcere, in seguito al blitz Scrigno. Ma anche l’ex presidente del consiglio comunale di Trapani, Francesco Di Bono, indagato per estorsione con l’aggravante del favoreggiamento a Cosa Nostra.

Tra le accuse contestate al primo cittadino di Castellammare del Golfo, c'è un incontro del 18 giugno 2019 con il boss Ciccio Domingo, detto Tempesta, svolto nell’abitazione del suocero di Rizzo. Durante l’incontro, però, il sindaco non aveva il cellulare con sè. Secondo i pm della Dda di Palermo (pubblico ministero Paolo Guido, sostituti procuratori Gianluca De Leo e Francesca Dessì) Rizzo "aiutava Francesco Domingo, nonchè Lilla e Nicola Di Bartolo, titolari della Comunità alloggio Madre Teresa (nella quale era socio di fatto anche il predetto Domingo) a ottenere un nuovo immobile ove esercitare detta attività economica, perchè costoro potessero proseguire e incrementare l’attività economica".

Questo è l’elenco dei 21 indagati: Francesco Ancona, 90 anni, Diego Angileri, 83 anni, Felice Buccellato, 79 anni, sottoposto ai domiciliari, Vito Di Benedetto, 54 anni, Rosario Antonino Di Stefano, 51 anni, sottoposto all’obbligo di dimora, Lilla Di Bartolo, 50 anni, Nicola Di Bartolo, 42 anni, Francesco Di Bono, 56 anni, Francesco Foderà, 64 anni, Nicola Rizzo, di 39 anni, Salvatore Labita, 41 anni, Daniele La Sala, 40 anni, agli arresti domiciliari. Mentre sono tuttora in carcere Camillo Domingo, 63 anni, Francesco Domingo, 64 anni, Salvatore Mercadante, 35 anni, e Gaspare Maurizio Mulè, 54 anni, Antonino Sabella di 63 anni, Francesco Stabile, 61 anni, Carlo Valenti, 42 anni e Francesco Virga, 50 anni. Si trova ai domiciliari invece Sebastiano Stabile, di 73 anni.

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