Sono state necessarie circa 23 ore di navigazione al piccolo peschereccio marsalese «Nuova Maria Lucia», dissequestrato dalle autorità tunisine giovedì pomeriggio, dopo il pagamento di una multa di 30 mila dinari (circa 9 mila euro), per attraversare il Canale di Sicilia ed entrare nel porto di Trapani. Non in quello di Marsala, da dove era salpato poco più di una settimana fa per una battuta di pesca in alto mare.
A disporre l’arrivo a Trapani sono state le autorità marittime italiane, che subito dopo l’approdo hanno accolto e messo immediatamente in “quarantena” i quattro uomini che erano a bordo: l’armatore Giuseppe Michele Fumusa, definito da chi lo conosce come un “marinaio esperto, un vecchio lupo di mare”, e altri tre membri d’equipaggio (due marsalesi e un non italiano).
L'articolo di Antonio Pizzo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia
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