Una condanna per abuso d’ufficio, una per falso e un’altra per abusi edilizi. E’ quanto ha sentenziato, ieri, il Tribunale di Marsala nel processo che ha visto imputate undici persone, tra tecnici comunali, proprietario di un immobile e il suo tecnico privato, per un caso di “opere abusive” realizzate per ampliare, secondo l’accusa, alcune parti di un’abitazione di via Trieste.
Opere non demolite, se non in parte, nonostante si trattasse di manufatti “non sanabili”. E per questo, il Tribunale ha condannato a due anni e sei mesi di carcere l’ingegnere Francesco Angelo Patti, 65 anni, ex dirigente del settore Pianificazione territoriale del Comune di Marsala, ora in pensione, processato per abuso d’ufficio. L’architetto Andrea Pellegrino, di 55 anni, è stato assolto dall’accusa di falso ideologico, ma condannato per abuso edilizio a otto mesi di arresto, e ad un’ammenda di 45 mila euro.
Condannato, per falso ideologico, anche un altro tecnico del Comune di Marsala, Vito Angileri, di 58 anni.
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