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Pizzo e scommesse, condannati due boss e due gregari nel processo "Mafia Bet"

Il gup del tribunale di Palermo Claudia Rosini ha condannato col rito abbreviato quattro dei sette imputati del processo «Mafia Bet», sulle cosche della provincia di Trapani.

La pena più alta è toccata a Salvatore Giorgi, 12 anni, Francesco Catalanotto 10 anni e 6 mesi, Paolo De Santo e Giacomo Barbera 2 anni a testa, con esclusione dell’aggravante di mafia. Assolti Giuseppe Di Stefano, Calogero Pizzolato e Antonino Tumbiolo.

La vicenda si era svolta attorno ai paesi di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Mazara del Vallo. Associazione mafiosa e estorsione i reati contestati. Per Giorgi il giudice Rosini ha accolto le richieste del pm Francesca Dessì: nei suoi confronti anche l’ipotesi di corruzione elettorale.

Per Francesco Catalanotto, 47, castelvetranese, che a Campobello gestiva un centro scommesse, il giudice è andato oltre le richieste dei pm Dessì e Gianluca De Leo (10 anni). Salvatore Giorgi è zio di Calogero John Luppino, sotto processo davanti al Tribunale di Marsala (Trapani). (AGI)

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