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Minacce, resistenza e porto d'armi vietato: un arresto e due denunce a Trapani

Sono accusati di minacce e resistenza ad un pubblico ufficiale e porto di armi ed oggetti atti ad offendere l'arrestato e i due trapanesi denuciati dai carabinieri nel corso dei controlli sul territorio.

Lo scorso 24 maggio Vincenzo Via, 39 anni e con precedenti di polizia, è stato arrestato con l'accusa di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo infatti è stato segnalato ai militari perché disturbava gli avventori di una pizzeria. Nonostante l'intervento, Via ha iniziato a minacciare di morte i militari opponendo resistenza. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo celebrato ieri nel corso del quale la misura è stata convalidata.

Nel corso dello stesso controllo i militari hanno deferito in stato di libertà due giovani trapanesi di 24 e 20 anni, entrambi gravati da precedenti di polizia: il primo con l’accusa di porto di armi od oggetti atti ad offendere poiché, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello di genere vietato, portato fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo, il secondo, già sottoposto a sorveglianza speciale, per i reati  di resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

Il ventenne, mentre si trovava a bordo della propria auto, nel tentativo di sottrarsi al controllo dei militari operanti, accelerando, non si è fermato all’alt. Nonostante ciò, i militari sono riusciti a fermarlo e nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di due coltelli di genere vietato, tre bastoni in legno e un “piede di porco”, anche in questo caso, portati fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo. Quanto rinvenuto è stato debitamente sottoposto a sequestro penale.

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