I carabinieri della sezione radiomobile di Marsala hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica, il 32enne marsalese Christian Carlo Amato.
L’operazione è scattata nelle prime ore del mattino del 27 aprile. I militari già da tempo osservavano i movimenti dell'uomo e quella mattina hanno iniziato con una perquisizione in un terreno di pertinenza della casa di Amato, in contrada Berbarello. All'interno c'era un magazzino al cui interno era stata allestita una serra artificiale, munita di un impianto di lampade alogene, ventilatori, deumidificatori e condizionatori d’aria. In particolare, su una rete in nylon fissata al muro, sono state rinvenute diverse infiorescenze di marijuana in fase di essiccazione, del peso complessivo di circa mezzo chilo.
Inoltre, sempre nel magazzino, i carabinieri hanno trovato anche diversi vasi in plastica - di cui parte ancora ricolmi di terriccio - oltre a vari fertilizzanti e materiale solitamente utilizzato per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente.
La perquisizione è poi proseguita in un altro appartamento dell'uomo, in contrada Sappusi, dove è stata rinvenuta una stanza completamente adibita a serra dove, sebbene non vi fossero al momento del controllo piante di marijuana, sono state rinvenute attrezzature e fertilizzanti, nonché residui di piante estirpate e fogliame per un peso complessivo di quasi di 10 kg.
Inoltre, il 32enne aveva trovato anche un "espediente" per risparmiare sull'energia elettrica, ossia realizzando un allaccio abusivo alla rete elettrica per il magazzino di Contrada Berbarello e manomettendo il contatore di energia nell’appartamento di Contrada Sappusi.
Amato è stato quindi fermato e condotto presso la caserma Silvio Mirarchi dove, al termine delle formalità di rito, è stato dichiarato in arresto. All’esito dell’udienza di convalida, il gip del Tribunale di Marsala, su richiesta del pubblico ministero, ha convalidato l’arresto, disponendo gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, oltre al sequestro preventivo dell’immobile di Contrada Sappusi.
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