Il fuoco torna a far paura al territorio di Calatafimi Segesta, il cui patrimonio boschivo negli ultimi anni è stato pesantemente martoriato. Mercoledì scorso per ben 6 ore ha bruciato una vasta fetta di territorio, dalla statale all'ingresso del paese sino a contrada Angeli, nei pressi della sommità del monte che sovrasta il santuario di Maria Santissima del Giubino. Ad andare distrutto all'incirca un ettaro di territorio, tutto composto da sottobosco. Ad intervenire i vigili del fuoco del distaccamento di Alcamo e la forestale che dalle 16 alle 22 hanno lavorato incessantemente per spegnere l'ultimo focolaio. Impossibile stabilire le cause del rogo: a forestale e pompieri non è stato neanche possibile stabilire se il fuoco sia partito da un solo punto. Infatti al loro arrivo, seppur tempestivo rispetto a quando è stato lanciato l'allarme al loro centralino, era già vasto il fronte che aveva interessato un lunga lingua di territorio. Fortunatamente l'incendio ha interessato una parte impervia di territorio, quindi priva di abitazioni, ma questo ovviamente ha complicato e ritardato le operazioni proprio per la difficoltà di raggiungere la zona.