Niente contatti con chi ha avuto condanne per mafia o per truffa e frodi alimentari. Il Comune di Alcamo emana le direttive per la costituzione di un elenco di attività commerciali con cui convenzionarsi per le misure di sostegno alimentare emanate dal Consiglio dei Ministri.
Non potranno aderire al circuito per incassare i buoni spesa attività che abbiano tra i titolari personaggi con pesanti condanne sulle spalle per reati gravi e specifici. A introdurre questi paletti la Direzione 3 Affari generali, guidata dal dirigente Sebastiano Luppino, che per l'appunto ha emanato l'avviso che contempla alcuni importanti limiti nell'acquisizione di buoni spesa da elargire ai cittadini bisognosi.
Questi accordi tra Comune e attività commerciali dovranno basarsi su canoni ben precisi: in primis il divieto di inserire nella lista di chi è disponibile ad erogare il buono spesa tutti quei supermercati di proprietà di condannati per mafia, oppure diretti da chi ha avuto in passato condanne per frodi alimenti o truffe.
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