Benny Fatebene e Simona Nola, stanchi di dover percorrere strade dissestate hanno deciso di scrivere una lettera aperta al sindaco, Giacomo Tranchida. I due, così come riporta il Giornale di Sicilia in edicola, attendono la piccola Giulia che nascerà presto e la mamma è costretta ad attraversare in auto vie "pericolose". "Ciao caro sindaco, scusa se ti disturbo. Scusa se ti disturbo distogliendoti dalle molteplici problematiche che devi affrontare nel tuo incarico di primo cittadino della città di cui presto anch'io farò parte. Io sono Giulia e vorrei esporti un mio problema ormai diventato quasi una fatica insormontabile. Mi trovo ancora a dover vivere in simbiosi con la mia mamma Simona, la quale (all'ottavo mese di gravidanza) con me nel suo pancione, sin dal mio primo battito ha dovuto affrontare ogni giorno le “montagne russe” affinché potesse espletare il suo lavoro in ufficio". Dopo dieci giorni dalla lettera ecco che i lavori sono stati effettuati utilizzando anche una pala che fu confiscata alla mafia. ECCO LA LETTERA INTEGRALE L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola