«Siamo andati a lavarci e a cambiarci gli indumenti e poi ci siamo recati a Castelvetrano per andare a ballare all'Area 14. Durante il tragitto non abbiamo parlato di nulla, pensavamo solo a divertirci». È l’ammissione di Carmelo Bonetta, davanti alla Corte d’Assise a Trapani, imputato al processo per l’omicidio di Nicoletta Indelicato, avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 marzo. Bonetta, reo confesso del delitto, è stato sentito in videoconferenza dal carcere Pietro Cerulli. Quando l'avvocato Giacomo Frazzitta gli ha chiesto il movente dell’omicidio, però, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, come racconta Laura Spanò sul Giornale di Sicilia in edicola. Alla Corte ha anche raccontato di essere stato manipolato da Margareta Buffa, anche lei imputata e amica della vittima: «Voleva che la coprissi, minacciandomi se non avessi fatto quello che lei voleva, di lasciarmi, io ci tenevo a lei». Per il giudizio, i due presunti assassini hanno scelto strade diverse. Bonetta il rito abbreviato davanti al Gup di Marsala (e ciò al reo confesso consentirà di godere dello sconto di un terzo di pena) e la Buffa il processo ordinario davanti la Corte d'assise di Trapani. La prossima udienza il 3 febbraio.