Ancora forzata la porta d'ingresso dell'ex Zeus Hotel confiscato alla mafia, che tra l'incuria più assoluta, continua ad ospitare gente senza fissa dimora che trova anche la possibilità di trovare all'interno dell'hotel qualche rete e addirittura un materasso dove trascorrere la notte senza luce e in condizioni igieniche a dir poco proibitive.
Ancora una volta le segnalazioni di pericolo hanno indotto l'Amministrazione comunale di Castelvetrano, che ha in gestione lo stabile confiscato alla mafia ed appartenuto al cosiddetto «cassiere di Messina Denaro» Giuseppe Gricoli, a dovere creare un'altra rete di protezione per evitare l'entrata di persone.
Tre piani e uno scantinato con finestre rotte che sbattono con il vento, vetri ovunque condizionatori smontati e buttati a terra nelle scale dopo l'asportazione dei fili di rame, impianti di luce completamente asportati e tetti in più parti già collassati soprattutto quello della sala feste entrando a sinistra, danno l'idea di come si sia riusciti a dare una svolta in positivo a questa struttura che negli anni 70-80 fu un fiore all'occhiello per l'intero territorio belicino.
Nel 2016 la Giunta municipale allora guidata dal sindaco Felice Errante rese noto che l'immobile poteva essere demolito, visto gli alti costi di riqualificazione su suggerimento e approvazione dell'Agenzia dei Berni confiscati alla mafia.
Poi la Commissione straordinaria presieduta dal vice prefetto Salvatore Caccamo, che subentrò dopo lo scioglimento del Consiglio comunale cambiò rotta assieme al Centro di giustizia minorile per la Sicilia, struttura periferica del Ministero per la Giustizia portò avanti la possibilità del recupero dell'edificio per la creazione di un Centro polifunzionale, tant'è che venne approvata una delibera per l'affidamento dell'incarico progettuale all'ingegnere Giuseppe Longo per riqualificare l'immobile ad un centro polifunzionale a disposizione del Ministero della Giustizia, dopo che ne venne accertata la regolare staticità dell'edificio .
L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia