Sfregiata senza apparenti motivi. Mentre rivoli di sangue scendevano lungo il viso è cominciata la corsa disperata a chiedere aiuto. Una notte da incubo per una donna di Alcamo quella vissuta a Castellammare del Golfo a cavallo tra gli scorsi 10 e 11 ottobre.
Il resto lo hanno fatto i poliziotti che hanno avviato le indagini a tamburo battente, nel massimo riserbo, e riuscendo a chiudere il cerchio in pochissimi giorni.
Ieri è scattato l'arresto dell'aggressore della donna: un tunisino sulla quarantina di anni che è stato rinchiuso in carcere. A lui si è riusciti ad arrivare grazie alle testimonianze della donna e alle telecamere di videosorveglianza, il resto intuito degli investigatori che pezzo dopo pezzo hanno ricomposto il complicato puzzle. Indagine che comunque ancora non è affatto chiusa: ancora si devono cercare di chiarire tutti i contorni della vicenda.
A cominciare dal movente: perché il nordafricano ha aggredito in un modo così violento la donna? Al momento per il commissariato di Castellammare del Golfo l'aggressione non avrebbe alcun apparente motivo ma chiaramente questo aspetto dovrà essere chiarito nelle prossime ore. Non è escluso che l'uomo fosse in preda ai fumi di alcol o droghe, circostanza che al momento appare difficile da poter confermare anche perché l'uomo è stato rintracciato quasi due settimane dopo. Secondo la ricostruzione della polizia il tunisino avrebbe aggredito la giovane in via Giuseppe Verdi, strada tra le principali del centro storico di Castellammare del Golfo che però di questo periodo non sono più affollate come in estate.
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