La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della procura della Repubblica di Palermo che aveva impugnato il provvedimento del tribunale del Riesame con cui aveva disposto la scarcerazione di Antonio Vaccarino, l’ex sindaco di Castelvetrano.
Il politico era stato arrestato nei mesi scorsi dalla Dda di Palermo con l’accusa di favoreggiamento aggravato alla mafia. La Cassazione ha accolto il ricordo dei pm palermitani, annullando il provvedimento e disponendo il rinvio ad altra sezione del Tribunale del Riesame.
Vaccarino era stato arrestato, su disposizione del gip, assieme ad altre due persone su una rete di talpe che veicolavano notizie sulle indagini su Matteo Messina Denaro: il colonnello dei carabinieri Marco Zappalà, accusato di rivelazione di notizie riservate e il sottufficiale Giuseppe Barcellona, accusato di accesso abusivo al sistema informatico.
Per i giudici del Riesame, che si erano espressi ad aprile scorso per la scarcerazione, non ci sarebbe stata la prova circa la volontà di Vaccarino di favorire il boss Vincenzo Santangelo, coimputato dell’ex sindaco in un altro procedimento. Un punto contestato dalla procura di Palermo e accolto dalla Cassazione che non ha ancora depositato le motivazioni. AGI
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