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Mafia ed eolico, Nicastri nega le tangenti e patteggerà

Vito Nicastri chiede di patteggiare la pena, col consenso della Procura di Palermo: due anni e 9 mesi, concordati tra gli avvocati Sebastiano Dara e Mary Mollica col pm Gianluca De Leo e col procuratore aggiunto Paolo Guido. Così il "re dell'eolico" ritenuto vicinissimo a Matteo Messina Denaro vuole chiudere la partita.

L'imprenditore di Alcamo per altro nega le tangenti e all'avvocato Mangano che gli chiede come gli osse venuta l'idea di pagare i funzionari regionali, per sbloccare le autorizzazioni uniche necessarie a mandare avanti le installazioni degli impianti eolici, ha risposto: "L'idea nasce dai rapporti che c'erano e che c'era una intesa diciamo di questo tipo, di... io la chiamo collaborazione, poi lei la può chiamare come vuole, io la chiamo collaborazione".

L'articolo completo di Riccardo Arena del Giornale di Sicilia di oggi.

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