La Guardia Costiera scova 28 ormeggi illeciti a Biscione, li sequestra, denuncia quattro persone e col Comune di Petrosino procede alla rimozione e bonifica dei fondali interessati: ora sono di nuovo liberi quattromila metri quadri di specchio acqueo limitrofo alla costa.
La Guardia Costiera di Marsala diretta dalla tenente di vascello Carla Picardi ha eseguito una ricognizione degli specchi acquei della zona di Biscione, nel Comune di Petrosino, «al fine - spiegano i militari - di eliminare l'ormeggio stanziale ed indiscriminato di natanti in un'area non destinata alla sosta di unità, libera e non in concessione a terzi».
Il mare di Biscione già lo scorso febbraio era stato bonificato ma dalle ispezioni subacquee effettuate in settimana sono emersi, ancora una volta, diversi abusi da parte di ignoti «che - precisa Carla Picardi -, non curanti delle vigenti disposizioni relative all'uso del demanio marittimo e alla salvaguardia ambientale, hanno gettato in mare materiale di ogni tipo per creare dei sistemi di ormeggio delle imbarcazioni».
Gli uomini della Capitaneria hanno identificato e denunciato, per il reato di abusiva occupazione di pubblico demanio marittimo e violazioni della normativa ambientale, quattro persone ritenute responsabili di aver mantenuto ed utilizzato, con le proprie unità da diporto, i sistemi di ormeggio tipo «corpo morto» collocati abusivamente sul fondale.
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