Ridotto del 40% l'importo della Tari (la tassa sui rifiuti) che era stato richiesto ad un contribuente dal Comune di Trapani. Lo ha deciso la Commissione Tributaria provinciale che ha accolto il ricorso (si tratta del primo di una lunga serie) che era stato presentato, per conto dell'utente, dai legali dell'Associazione dei consumatori CODICI (Centro per i diritti del cittadino).
Il contribuente potrà adesso chiedere il rimborso di quanto già pagato. La Commissione Tributaria, infatti, ha riconosciuto che l'importo della tassa appariva ingiusto «a fronte di un servizio di raccolta rifiuti per l'anno 2017 carente e gravemente deficitario», spiegano gli avvocati tributaristi di Codici Filippo Spanò e Vito Callotta, che hanno assistito il contribuente e che stanno preparando la documentazione per gli altri ricorsi.
Il pagamento che era stato richiesto dal Comune di Trapani si riferiva alla Tari 2018 (comprendente, quindi, l'anno 2017) quando ancora non era attivo il servizio di raccolta differenziata. Il tributo è dovuto da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti giacché è destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento.
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