Mentre quasi tutti i Comuni della provincia, tranne Marsala che conferisce presso la «Sicilfert», corrono ai ripari portando l'organico a Belpasso e a Termini Imerese (gli unici due impianti in Sicilia capaci di accogliere le maggiori quantità di umido), in provincia di Trapani si lavora per superare una nuova emergenza.
I riflettori sono puntati ora sul Polo Tecnologico di contrada Airone a Castelvetrano che, secondo le previsioni, entro fine settembre potrebbe accogliere e trattare l'organico raccolto in provincia. Uno spiraglio per il difficile momento e la critica situazione che i sindaci stanno affrontando, sempre sul rischio dell'emergenza.
Nella raccolta differenziata l'organico è quello che occupa la maggior percentuale dei rifiuti e quello che si è verificato nelle città e, soprattutto, nei luoghi di villeggiatura (come San Vito Lo Capo e Triscina), è imputabile non certo ai disservizi nella raccolta, quanto alla difficoltà di conferire la frazione umida. Pochi impianti, lontani e conferimenti in determinate giornate della settimana. Ecco perché il sistema spesso è andato in tilt, con le proteste dei cittadini.
L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.
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