Gestione abusiva di ingenti quantitivi di rifiuti anche speciali. Distruzione e deturpamento di bellezze naturali. Incendio a rifiuti anche pericolosi. Modifiche abusive del territorio. Falsità ideologica in concorso. Sono questi i reati, a vario titolo contestati, a 57 persone tra titolari di due discariche, amministratori o rappresentati legali di ditte, in massima parte camionisti, a conclusione di una complessa indagine, iniziata dalla polizia di Partinico e poi portata avanti e conclusa dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, poiché queste attività criminali, nella maggior parte dei casi, sono gestite da cosa nostra. Un'indagine lunga e complessa avviata nell'ottobre del 2014, che ha comportato pedinamenti ma che un ruolo determinante hanno avuto le telecamere installate in prossimità di due discariche, avviate legalmente, ma poi trasformatesi in abusive, allo scopo di trarre ingiusti profitti. Le discariche oggetto delle attenzioni degli investigatori della DDA si trovano nelle contrade Parrini e Bosco Falconeria, territorio di Partinico. Quella di Bosco Falconeria è vicina ad Alcamo, i cui confini sono molto vicini e si tratta di una campagna molto fertile dove si produce ottima frutta, olio e vigneti. L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.