Obbligo di dimora a Trapani per tre anni all'ex senatore Antonio D’Alì. La decisione è del Tribunale Misure di Prevenzione di Trapani presieduto dal giudice Roberta Nodari che accogliendo le richieste della Dda di Palermo (pm Pier Angelo Padova) ha riconosciuto la pericolosità del politico trapanese tuttora a processo per «concorso esterno in associazione mafiosa» dinanzi alla Corte d’Appello di Palermo.
Per lui, la Procura distrettuale Antimafia di Palermo, ha chiesto l’applicazione del soggiorno obbligato a Trapani, in virtù delle accuse emerse nel corso del processo da cui è stato assolto (prescritto per le accuse precedenti al 1994) dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
La richiesta risale al maggio 2017, quando D’Alì era candidato a sindaco di Trapani e i pm della Dda avevano chiesto l’obbligo di dimora per 5 anni a Trapani.
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