Emergono anche "elementi di criticità" in seno alla mafia trapanese. E' quanto si legge nell'ultima relazione del ministero dell'Interno al Parlamento sull'attività svolta e i risultati conseguiti dalla Dia. "Criticità - viene spiegato - dovute, tra l'altro, a crisi di liquidità e alla difficile comunicazione interna tra gli affiliati. In particolare, la consorteria mafiosa trapanese risulta sempre più indebolita a causa dell'incessante attività di contrasto degli apparati investigativi".
Attività finalizzata anche alla cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro. Pure attraverso "l'erosione dell'ampia rete di protezione di cui lo stesso gode da decenni, che passa dai numerosi arresti e dai consistenti provvedimenti di sequestro e confisca patrimoniali, che colpiscono i molteplici prestanome e fiancheggiatori, compresi gli imprenditori collusi con Cosa nostra trapanese".
Intanto, "per quanto l'organizzazione mafiosa sia caratterizzata da una diffusa e sentita fedeltà nei confronti della figura del latitante Matteo Messina Denaro, recenti risultanze investigative continuano a documentare anche dei segnali di malcontento".
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