Coltivava in casa marijuana. In manette è finito Giuseppe Renda, marsalese di 33 anni. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, con l’ausilio di “Tito”, pastore tedesco dell’Unità Cinofila antidroga della Stazione Carabinieri A.M. di Birgi, venerdì scorso, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto della produzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono giunti nei pressi dell’abitazione di Renda, nel centro di Marsala, e, insospettiti dal forte odore di marijuana, hanno deciso di approfondire il controllo.
All’interno di un magazzino, al quale era possibile accedere solo attraversando il cortile dell’abitazione di Renda, i militari hanno trovato una vera e propria serra, perfettamente funzionante e dotata di un complesso sistema termico e di illuminazione. Circa 20 le piante di marijuana sequestrate, tutte invasate e di varie dimensioni. In una credenza dello stesso magazzino, inoltre, i carabinieri hanno trovato 70 grammi di marijuana già essiccata, pronta per essere immessa sul mercato dello stupefacente, oltre ad un bilancino elettronico ed a materiale per il confezionamento della sostanza.
Nel corso dell’attività, infine, i Carabinieri - con l’ausilio di personale specializzato Enel - hanno inoltre proceduto ad un controllo dell’impianto elettrico utilizzato per la coltivazione, constatando che questo era abusivamente allacciato alla rete erogatrice.
Renda è stato fermato e condotto presso la caserma “Silvio Mirarchi” dove, al termine delle formalità di rito, è stato dichiarato in stato di arresto per la coltivazione dello stupefacente. Nella mattinata di sabato, il Giudice del Tribunale di Marsala ha convalidato l’arresto, disponendo per Renda l’obbligo di dimora nel comune di Marsala, con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione nelle ore notturne.
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