Incardinato e rinviato al prossimo 17 settembre il processo nei confronti di otto persone, tra le quali un meccanico alcamese, coinvolte in un'indagine antiterrorismo internazionale, partita proprio da Alcamo. Secondo i magistrati, che hanno condotto le indagini, avrebbero fatto «parte di un'associazione, insieme ad altri soggetti rimasti sconosciuti, al fine di esportare materiale di armamento, in particolare autocarri dismessi dall'Esercito italiano progettati per uso militare in violazione all'embargo nei confronti della Somalia».
Il processo si svolge davanti ai giudici del tribunale di Palermo che sentiranno, a partire dal 17 settembre, una cinquantina di persone: investigatori, testimoni e gli imputati per poi emettere la sentenza. L'imputato alcamese è il meccanico Antonino Ingoglia, 47 anni, nella cui autofficina sarebbero stati riparati e resi perfettamente efficienti 8 camion, dismessi dall'Esercito per essere rottamati, ma che invece sono stati messi a nuovo, così come racconta Giuseppe Maniscalchi sulle pagine del Giornale di Sicilia oggi in edicola.
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