Per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, due italiani e quattro tunisini sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le udienze preliminari di Marsala Francesco Parrinello. Sono Pietro Bono, di 65 anni, Felice Montalbano, di 60, entrambi di Menfi (Ag), Saber Toumi, di 41, residente a Niscemi (Cl), Akrem Toumi, di42, Moncef Berhouma, di 49, e Sarra Khaterchi, di 34. Il processo, davanti il Tribunale di Marsala, inizierà il 4 luglio. A coordinare l’indagine è stata la Procura di Marsala. Il procedimento ha preso le mosse da uno sbarco clandestino avvenuto lungo la costa tra Mazara del Vallo e Campobello di Mazara il 14 aprile 2017. L’organizzazione alla sbarra, con altri soggetti non identificati in Tunisia, avrebbe promosso e diretto l’ingresso illegale in territorio italiano di «un numero non precisato - si legge nella richiesta di rinvio a giudizio - di cittadini extracomunitari privi di titolo di soggiorno». Nel 2017, Montalbano e Bono furono coinvolti nell’operazione della Guardia di finanza «Scorpion Fish», che sgominò un’organizzazione italo-tunisina che con potenti gommoni trasportava migranti in grado di pagare fino a 3 mila euro a testa per attraversare il Canale di Sicilia. In quel procedimento, nell’aprile 2018, davanti al gup di Palermo Annalisa Tesoriere, Felice Montalbano ha patteggiato una condanna a tre anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, mentre Bono, lo scorso 20 dicembre, è stato assolto. (ANSA).