Trapani

Venerdì 22 Novembre 2024

Produzione e spaccio di marijuana, cinque misure cautelari a Marsala

Tre persone sono state arrestate questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Marsala con l'accusa di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per altre due è scattato l'obbligo di dimora nel comune di residenza. Le indagini sono state condotte dai militari della Stazione di San Filippo e coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala. I provvedimenti emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari riguardano Alessio Sparla di 33 anni, finito in carcere, il fratello Vincenzo Sparla, di 36 anni, finito ai domiciliari con braccialetto elettronico così come Vincenzo Fabio Licari, di 44 anni. L’obbligo di dimora nel comune di residenza è stato invece notificato a G.M.G., anche lui 36enne, ed a S.G., di 50 anni. Le indagini hanno preso avvio dopo l'arresto nello scorso mese di luglio di Giovanni Umberto Valenza, marsalese di 65 anni, all’interno della cui villetta di Contrada Bosco era stata rinvenuta una piantagione di marijuana costituita da ben 860 piante, che lo stesso teneva ben occultate nel proprio giardino. La coltivazione era innaffiata accuratamente da un apposito sistema di irrigazione e controllata costantemente da un sistema di video sorveglianza che permetteva a Valenza di monitorare l’eventuale avvicinamento da parte delle Forze di Polizia. Oltre alla piantagione, all’interno dell'abitazione, i carabinieri trovarono anche un fucile automatico calibro 12 a canne mozze con il relativo munizionamento e più di 100 grammi di marijuana, già essiccata e pronta per essere commercializzata sul territorio. Dalle immagini dell’impianto di videosorveglianza è emerso che Valenza non era l’unico a dedicarsi alla coltivazione dello stupefacente. L'uomo era coadiuvato dai 5 soggetti nei cui confronti sono stati eseguiti oggi i provvedimenti cautelari, i quali si recavano quasi quotidianamente presso la villetta di Contrada Bosco per distribuire concimi e antiparassitari che assicurassero la buona crescita delle piante di marijuana. Dalla lavorazione delle piante sarebbero state ricavate circa 20.000 dosi di droga, per un valore di mercato pari a quasi 100.000 euro.

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