Il tribunale del riesame di Palermo ha annullato l’ordine di custodia emesso dal Gip nei confronti dell’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino, arrestato due settimane fa nell’ambito di un’inchiesta su presunte fughe di notizie che avrebbero agevolato la latitanza di Matteo Messina Denaro. Il provvedimento non è ancora motivato: i giudici hanno preannunciato il deposito dell’ordinanza completa entro 45 giorni. Con Vaccarino erano finiti in carcere Marco Zappalà, tenente colonnello dei carabinieri, in servizio alla Dia di Caltanissetta, e Giuseppe Barcellona, appuntato dell’Arma. I due militari (che restano in cella) sono accusati di rivelazione di segreti delle indagini e accesso abusivo ad archivi informatici delle forze dell’ordine. Vaccarino invece risponde di favoreggiamento aggravato. Nel 2006-2007 l’ex esponente democristiano sarebbe entrato in contatto con Messina Denaro, intrattenendo con lui un carteggio in cui aveva lo pseudonimo di Svetonio, mentre il latitante avrebbe usato il nome per lui abituale, Alessio, con cui firmava anche i pizzini destinati a Bernardo Provenzano e Salvatore Lo Piccolo. Vaccarino non fu arrestato perchè spiegò di essere stato utilizzato in questo dai Servizi, che confermarono la circostanza. (AGI)