Il reato per il quale madre e figlio erano finiti sotto processo è quello di stalking condominiale, fondato su un'interpretazione estensiva dell'articolo 612 bis, del codice penale che disciplina la figura degli atti persecutori ed è stata introdotta dalla Corte di Cassazione con sentenza dell'aprile del 2011.
Madre e figlio, originari di Palermo, ma da diversi anni residenti nel quartiere della case popolari di contrada Sant'Anna-Tre Santi, sono stati i protagonisti di una vicenda iniziata due anni fa, dopo una serie di liti, contrasti , minacce, angherie con una coppia di pensionati che abitano al secondo piano della palazzina.
La coppia di pensionati denunciò i due condomini, difesi dall'avvocato Bruno Vivona, accusandoli, con denuncia presentata alla polizia, di condotta persecutoria. Il gip Caterina Brignone ha assolto entrambi gli imputati perché il fatto non sussiste revocando anche la misura cautelare del divieto di avvicinamento.
L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia.
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