Tre anni di carcere, per maltrattamenti e abbandono di persona incapace, sono stati invocati dal pm Antonella Trainito per una suora, Calogera Carlino, 79 anni, originaria di Canicattì e residente a Vittoria. I fatti risalgono al periodo tra la fine del 2011 e i primi del 2012, quando l’imputata non avrebbe assistito a dovere, secondo l’accusa, una donna di 90 anni, F.C., ospite della casa di riposo «Rina di Benedetto Accardi» di Campobello di Mazara. La novantenne morì qualche tempo dopo e per questo, inizialmente, l’accusa formulata era stata quella di omicidio colposo. Poi il pm ha modificato il capo d’imputazione a maltrattamenti e abbandono di incapace. La donna fu affidata dai familiari alla casa di riposo il 18 dicembre 2011. E nella struttura, secondo l’accusa, la novantenne, non deambulante e costretta a letto, sarebbe stata sottoposta ad un «penoso regime di vita». La mancata assistenza sarebbe stata alla base della formazione di gravi piaghe da decubito. F.C., inoltre, non sarebbe stata alimentata correttamente, né la sua igiene personale sarebbe stata curata. Nel processo era imputata anche un’altra suora, Giuseppa Paci, 79 anni, originaria di Canicattì, responsabile della casa di riposo «Rina di Benedetto Accardi», morta recentemente.