Luciano Perricone, posto agli arresti domiciliari dai carabinieri giovedì scorso nell'ambito dell'operazione "Artemisia" (massoneria e corruzione), ritira la sua candidatura a sindaco di Castelvetrano. A comunicarlo è il suo difensore, l'avvocato marsalese Paolo Paladino. "Quale difensore del dottor Luciano Perricone - scrive il legale in una nota - rappresento su suo preciso incarico che il mio assistito ha manifestato la volontà di ritirare, come in effetti ritira, la sua candidatura alle prossime elezioni amministrative per la carica di sindaco di Castelvetrano. Ciò in quanto - nonostante egli rivendichi l'estraneità rispetto ai fatti contestati e conta di dimostrare in tempi rapidi - gli eventi giudiziari risultano incompatibili con la serenità necessaria ad affrontare una competizione elettorale". Sabato scorso, avevano annunciato il ritiro dalla competizione due movimenti civici ("Le ali per Castelvetrano" e "Castelvetrano futura") che avrebbero dovuto sostenere la candidatura a sindaco di Luciano Perricone (Movimento Liberi e Indipendenti) alle amministrative del prossimo 28 aprile, a 22 mesi dallo scioglimento per mafia del Comune.