Dopo il sequestro al canile municipale di Trapani, il Ministero della Salute interpella l'Ordine provinciale dei veterinari di Trapani, per chiedere chiarimenti sugli episodi accaduti lo scorso 19 febbraio nella struttura di via Tunisi, quando a seguito di una segnalazione da parte del presidente del Nucleo operativo italiano tutela animali onlus, Enrico Rizzi, fu sequestrata una cella frigorifera non autorizzata contenente diverse carcasse di animali, recuperati già deceduti sul territorio comunale ed in attesa di essere cremati.
In quella occasione Rizzi segnalò il comportamento di due veterinari dell'Asp di Trapani intervenuti quella mattinata al canile di via Tunisi, al Ministero della Salute.
Adesso lo stesso Ministero, fa sapere Rizzi, ha inviato una nota all'Ordine provinciale di Trapani dei veterinari, «per chiedere chiarimenti» in merito alla condotta dei due veterinari. Non si è fatta naturalmente attendere la risposta dell'Asp. «Per quanto riguarda l'attività di competenza dell'Asp, non c'è alcuna anomalia. Per la parte relativa al servizio veterinario sono stati compiuti tutti gli atti di competenza nei tempi e nei modi previsti dalle norme. La competenza specifica è del Comune, e peraltro all'Asp non è stato notificato nulla».
L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia